A causa della natura stessa del territorio del Lago di Bolsena e delle sue isole (la grande estensione geografica, per esempio, o il fatto che il borgo principale non sia anche quello più popoloso), i musei presenti in zona non sono tutti concentrati nello stesso centro abitato.
Per questo motivo si può parlare a ragion veduta di un circuito diffuso, perfetto per esplorare con calma l’intero quadrante, apprezzando le sorprendenti ricchezze custodite in queste strutture.
I principali musei a Bolsena e dintorni
Bolsena: Catacombe di Santa Cristina
Il complesso, musealizzato, è dedicato alla martire perseguitata durante il regno di Diocleziano (IV secolo d.C.). Vi si accede dalla Basilica dedicata alla santa, in via Giuseppe Mazzini, che a sua volta è stata costruita attorno alla pre-esistenza di quella che doveva essere la sepoltura di Cristina.
Montefiascone: Museo di Antonio da Sangallo
Dedicato all’architetto fiorentino legato a doppio filo alle vicende della famiglia Farnese, il complesso ospita i plastici delle sue opere principali e degli interessanti percorsi alla scoperta delle tecniche di edificazione delle stesse. Si trova nella spettacolare Rocca dei Papi di Montefiascone, a sua volta meritevole di visita.
Valentano: Museo della Preistoria della Tuscia e Rocca Farnese
Grazie alle continue campagne archeologiche in quest’area, molto si sa sulle civiltà etrusche e romane, entrambe assai ben documentate. Meno è noto sulla fase ancora precedente nella storia di Bolsena e dintorni, e questo museo è dedicato proprio alla scoperta di questo periodo, con reperti che abbracciano dal Paleolitico all’Età del Ferro. Una seconda area del museo si concentra sul solo comune di Valentano in età medioevale e rinascimentale.
Grotte di Castro: Museo Storico-Didattico e Archeologico
Un altro museo archeologico (vista la mole di reperti rinvenuti, ciò non deve sorprendere), ma declinato in chiave didattica, e quindi particolarmente gradito ai più piccoli e ai loro genitori che dovessero trovarsi a passare da queste parti: una visita assolutamente consigliata, vista anche la scarsità di alternative a livello nazionale.
Gradoli: Museo del Costume Farnesiano
Un aspetto interessante ma spesso trascurato che riesce a raccontare bene la ricchezza della Tuscia in epoca rinascimentale: questa piccola struttura si concentra sul modo in cui ci si vestiva durante il periodo di massimo splendore del territorio, all’apice del potere dei Farnese (non a caso la sede si trova all’interno di uno dei molti palazzi nobiliari voluti dai principi).
Una esperienza diversa dal solito in una struttura apprezzatissima anche da chi lavora come costumista nel teatro o nel cinema.
Marta: Il Giardino della Cannara
La “Cannara” è un’antichissima struttura di epoca etrusca, sulla quale venne poi costruita una rocca medievale, che veniva utilizzata per la pesca delle anguille di passaggio fra il mar Tirreno e Bolsena: unica nel suo genere. Oggi, oltre che per la sua importanza storica, costituisce uno dei più begli orti botanici visitabili in zona, a patto di avere l’accortezza di comunicare il proprio passaggio, poiché apre solo su richiesta.
Gradoli: Museo d’arte sacra
Ancora nel borgo di Gradoli, la bella Chiesa di Maria Maddalena ospita negli spazi un tempo adibiti a sacrestia una imponente collezione di paramenti sacri, sculture e oggetti legati alla liturgia cattolica, oltre a un’affascinante insieme di ex voto. Se ne consiglia la visita insieme alla vicina (1 chilometro e mezzo circa) Chiesa di San Vittore, che offre uno spettacolare affaccio panoramico sul Lago di Bolsena stesso.